domenica 8 settembre 2013

8 settembre 1943: settant'anni di onore.


Vedete questa foto?



Il terzo in piedi da destra è un 'non cooperatore'.
Questa foto è stata scattata a Hereford, in Texas, nell'autunno del 1943.
Rappresenta un gruppo di prigionieri europei tra i quali parecchi Italiani. 


Ci si chiederà cosa ci facessero degli Italiani in Texas nel 1943.


Il campo di concentramento di Hereford è infatti solo una delle tante prigioni dove vennero rinchiusi più di 50mila Italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. 


A Hereford, dopo l'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943, si trovavano circa 5mila ufficiali e soldati italiani, prigioni di guerra e in seguito anche i militari della Repubblica Sociale Italiana, che rifiutarono di collaborare con gli alleati.

Il terzo in piedi da destra è proprio un 'non cooperatore'.

Non è un fascista, non è un criminale di guerra, non è un cattivo.
Inutile spiegare a chi divide il mondo in bianchi e in neri cosa voglia dire orgoglio, cosa voglia dire onore e cosa voglia dire amore per la propria patria
Bisognerebbe capire, o almeno cercare di farlo, la complessità del momento e la fenomenologia della Storia prima di etichettare una persona come fascista e relegarla in un angolo buio lontano dalla dignità di un ricordo ufficiale.
Lo studio della Storia dovrebbe essere completo e non solamente nelle parti che conviene ricordare.

L'essenziale differenza tra 'cooperatori' e 'non cooperatori' era quella che i 'cooperatori' ricevevano cibo da mangiare, i 'non cooperatori' si meritavano invece lavori ben più duri e punizioni gratuite in gabbie esposte sotto il sole cocente del Texas. 

Questo perché ai 'non cooperatori' non andava proprio giù di prenderlo quel cibo.

Il terzo in piedi da destra è un 'non cooperatore' tornato in patria solamente nell'autunno del 1946
, a guerra abbondantemente finita e senza mai rinnegare e tradire l'Italia a cui lui aveva giurato fedeltà.


Il terzo in piedi da destra non è un fascista, non è un criminale di guerra, non è un cattivo.


#noncooperatore

sabato 7 settembre 2013

Cualbu organizza mostre per la Regione: e meno male che ci pensa lui!

Leggo con straordinario stupore e critico sarcasmo l'articolo firmato da Pablo Sole per il noto quotidiano online Sardiniapost.it, egregiamente diretto dall'ottimo Giovanni Bellu, riguardante un fantomatico cerchio magico che legherebbe la Regione Sardegna all'imprenditore Gualtiero Cualbu, ingegnere a capo del gruppo Minoter.

Fulcro della questione la realizzazione della mostra Galanìas negli spazi dell'ex Isola in via Santa Croce a Cagliari, affidata dalla Regione direttamente a Minoter tramite una lettera d'incarico firmata dall'Assessore al Turismo Luigi Crisponi.

Circa 40mila euro per progettazione e allestimento, fornitura di tutto il personale necessario per la realizzazione dell’evento, scelta dei prodotti artigianali da esporre, pulizie iniziali e finali del locale, disallestimento della mostra.

Una cifra congrua per non dire ridicola.

Eppure osservo incredulo i commenti e gli attacchi sferrati all'imprenditore di Fonni con straordinaria capacità dialettica e indicibile disinformazione giornalistica dall'autore dell'articolo.

Non mi sembra che la cifra di 40mila euro sia  elevata considerando i servizi offerti: progettazione e allestimento, fornitura di tutto il personale necessario per la realizzazione dell’evento, scelta dei prodotti artigianali da esporre, pulizie iniziali e finali del locale, disallestimento della mostra. 

Anzi: la cifra pare particolarmente bassa vista la competenza di Minoter nella gestione di simili attività. 

T-Hotel (facente parte della holding Minoter) è una fantastica realtà della nostra città che continuamente da spazio ad artisti locali e stranieri con allestimenti sicuramente fuori dalla norma e, cosa non da poco, è un’azienda che vive da sola, da lavoro e porta ricchezza alla città. 

Non capisco inoltre le velate accuse di incompetenza e di familismo. Cualbu è nel cda del Lirico. E dunque? Immagino abbia pagato affinché una professionista del settore pensasse e realizzasse quella mostra. Immagino che Cualbu abbia pagato affinché delle persone si occupassero delle pulizie. Immagino che Cualbu abbia pagato affinché delle persone stessero lì per 30 giorni mattina e sera. 

L'imprenditore Gualtiero Cualbu


Quindi l’accusa qual è

Mi sembra chiara, limpida e trasparente questa assegnazione di lavoro all’imprenditore vista l’esperienza della sua azienda in questo campo (ricordiamoci che la stessa Minoter nel 2009 ha vinto la gara d’appalto per la gestione dell’Isola fino al 2014 e ricordiamoci che Tramare è di proprietà proprio di Gualtiero Cualbu). 

Senza essere polemico: ma davvero basta citare le parole Tuvixeddu, edilizia, teatro lirico per poter essere pubblicati in un giornale fino ad ora di livello estremamente alto?

#allibito